Asta n° 32 -Prima Parte- Autografi Rari dal XVI al XIX Secolo dal 26 Giugno al 3 Luglio 2025.
Partecipa alla nuova asta di autografi antichi, un appuntamento esclusivo dedicato agli amanti della storia, del collezionismo e della memoria scritta. In catalogo, troverai una straordinaria selezione di autografi originali datati tra il XIV e il XIX secolo, accuratamente scelti dai nostri esperti per rarità, stato di conservazione e rilevanza storica.
Tra i lotti più prestigiosi spiccano firme di personaggi che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia della scienza, della politica, della musica e del pensiero europeo. Alessandro Volta, inventore della pila e figura centrale nella storia dell’elettricità, è presente con un autografo che testimonia il suo rigore scientifico e il suo ruolo nel progresso tecnico dell’umanità.
Dalla scena militare napoleonica emerge l’autografo del Maresciallo Michel Ney, soprannominato “il più valoroso dei valorosi”, tra i più fedeli generali di Napoleone Bonaparte, protagonista delle grandi campagne europee e tragico simbolo della Restaurazione.
Di grande interesse anche un rarissimo telegramma dell’Armata Sarda, documento di forte valore risorgimentale, legato agli eventi che precedettero l’Unità d’Italia e che testimonia la nascente modernità nella comunicazione militare.
Completa la selezione un autentico gioiello del pensiero illuminista: un documento firmato da Cesare Beccaria, celebre autore del trattato "Dei delitti e delle pene", padre della moderna teoria del diritto penale e voce di spicco del riformismo settecentesco.
Ogni autografo rappresenta una finestra aperta sul passato, un’occasione irripetibile per possedere un frammento tangibile della nostra storia.
Tutti i lotti sono garantiti dall’Associazione Autografia, che li ha corredati del prestigioso COA-R rilasciato su carta pregiata per ogni acquisto.
L’asta aprirà alle offerte alle ore 12:00 del 26 Giugno 2025 e terminerà dalle ore 20:00 del giorno 3 Luglio 2025.
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Stima: 2.500 - 3.000€
Descrizione:
Raro autografo di Alessandro Volta celebre fisico e inventore italiano, celebre per l’invenzione della pila elettrica nel 1800, prima sorgente di corrente elettrica continua. Professore all’Università di Pavia, fu tra i pionieri nello studio dell’elettricità. Le sue ricerche influenzarono profondamente la fisica moderna e in suo onore è stata intitolata l’unità di misura del potenziale elettrico, il volt. Fu nominato senatore del Regno d’Italia da Napoleone. Documento manoscritto originale risalente all’epoca in cui Alessandro Volta era docente presso la Regia Università di Pavia, negli ultimi decenni del XVIII secolo. Si tratta di una ricevuta di salario datata "Pavia, 30 Aprile 1794", vergata su carta d’epoca con grafia settecentesca, che attesta il pagamento dello stipendio dalla Tesoreria della Regia Università al celebre fisico. La ricevuta, su carta intestata, riporta i dettagli della somma ricevuta "Lire 341 Soldi 13 e 4 Denari" con la firma di Alessandro Volta come "Regio Professore" per accettazione. Questo documento costituisce una testimonianza diretta dell’attività accademica di Volta, sottolineando il suo ruolo istituzionale come professore e uomo di scienza profondamente integrato nella vita intellettuale e pubblica dell’Italia preunitaria. Il documento è inserito all'interno di una bellissima cornice Baldissera Umberto di Roma. Sul retro è riportata un'incisione R. Morghen con un piccolo ritratto di Volta.
Inizio asta: 26/06/2025 12:00
Termine asta:
03/07/2025 20:00
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Stima: 800 - 1.000€
Descrizione:
Manoscritto con autografo di Cesare Beccaria noto filosofo e giurista illuminista, autore del celebre trattato Dei delitti e delle pene (1764), in cui condannò tortura e pena di morte, proponendo un sistema penale più giusto e razionale. Esponente dell’Illuminismo lombardo, operò nel governo austriaco di Milano e promosse importanti riforme economiche, scolastiche e giuridiche. La sua opera influenzò le legislazioni europee e americane. Beccaria XXX: "11 Aprile 1778, colla relazione, date le opportune lettere. Beccaria " La lettera, redatta a Como, l'8 aprile 1778 e con autografo di Carlo Filippini, è indirizzata al R. D. Magistrato Camerale e riguarda la richiesta di un certo Bassano Bosisio di ottenere la licenza di ammasso per la produzione di pasta a Domaso. Bosisio giustifica la sua attività con il miglioramento della qualità della pasta ottenuta tramite l'importazione di farina dal Piano d’Erba e la dotazione di attrezzature adeguate. Il documento riconosce che esistono già fornitori locali, ma per motivi di utilità pubblica si ritiene accettabile l’introduzione di un secondo pasticciere, a condizione che vengano rispettate delle cautelari garanzie di controllo sulla provenienza e l’utilizzo della farina. Viene proposta la registrazione delle farine trasportate e il rispetto dei limiti di fabbricazione, con obbligo di comunicazione all’Intendenza in caso di abusi. La lettera si chiude con parere favorevole alla concessione della licenza, ritenendo che la popolazione e il pubblico di Domaso siano a favore della nuova attività. Filippini era un funzionario dell’amministrazione austriaca del Ducato di Milano, attivo nell’ambito del Magistrato Camerale.
Inizio asta: 26/06/2025 12:00
Termine asta:
03/07/2025 20:01
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Stima: 250 - 350€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata di Pompeo Litta Biumi è stato uno storico, genealogista e nobile milanese, noto soprattutto per la sua opera Famiglie celebri italiane, un’importante raccolta di biografie e genealogie delle principali famiglie nobili italiane. Appassionato di storia e araldica, contribuì significativamente allo studio delle origini nobiliari e alla conservazione della memoria storica delle casate italiane. Lettera redatta a Milano il giorno 17 Agosto 1832 ed indirizzata al Conte Mario Valdrighi di Modena. Nella lettera lo storico Litta fa riferimento alle varie cariche e titoli della nobiltà bavarese, sottolineando con precisione che, ad eccezione del Re e dei membri delle forze militari, nessun altro personaggio di rilievo è mai stato raffigurato in opere pittoriche o ritratti ufficiali. Proseguendo nella sua missiva, Litta si sofferma su celebri dipinti legati alla famiglia Gonzaga, rinomata dinastia italiana, con cui dimostra una profonda conoscenza e interesse. Tuttavia, informa con rammarico il destinatario che al momento non dispone delle risorse economiche necessarie per commissionare delle copie di tali opere, suggerendo implicitamente sia l’importanza di questi quadri sia la difficoltà di conservare e tramandare visivamente la memoria storica in assenza di fondi adeguati.
Inizio asta: 26/06/2025 12:00
Termine asta:
03/07/2025 20:02
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Stima: 350 - 500€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata dello scrittore Edmondo De Amicis, scrittore e giornalista italiano, è celebre per il romanzo Cuore (1886), che ha influenzato l’educazione di intere generazioni. Ufficiale, viaggiatore e appassionato di letteratura, ha contribuito al panorama culturale italiano con opere sociali e pedagogiche. Lettera redatta a Torino il 9/1/1887 indirizzata ad un Conte non specificato. Nella missiva lo scrittore manifesta il suo rammarico nel dover declinare l’invito ricevuto, giustificando la sua assenza con problemi di salute che influiscono negativamente sul suo stato d’animo e sulla sua capacità di partecipare agli eventi sociali: "(...) l'umore corrisponde alla salute". Questo rifiuto assume un significato particolare se contestualizzato nel periodo immediatamente successivo alla pubblicazione del suo celebre romanzo Cuore (1886), opera che riscosse un enorme successo di pubblico e critica. Il romanzo, con la sua profonda sensibilità e la sua capacità di raccontare le emozioni e le vicende quotidiane dei giovani protagonisti, catapultò Enrico De Amicis al centro dell’attenzione culturale nazionale. Di conseguenza, il suo nome divenne imprescindibile nelle conversazioni dei salotti letterari dell’alta borghesia, che vedevano nella sua presenza un prestigio da non perdere. Presente il timbro di "Augusto Maestri Modena", collezionista appassionato, specialmente nel campo delle arti e degli oggetti da collezione.
Inizio asta: 26/06/2025 12:00
Termine asta:
03/07/2025 20:03
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Stima: 200 - 250€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata di Louis Gaillard celebre giornalista francese attivo a Parigi, collaboratore del quotidiano "Gil Blas", noto per i suoi articoli politici, culturali e sociali. Operò durante la Belle Époque, partecipando alla vivace scena intellettuale francese. È ricordato in particolare per il suo impegno in campagne antimassoniche e cattoliche. Nonostante la sua attività pubblicistica, poche informazioni biografiche dettagliate sono oggi disponibili. Lettera redatta a Parigi, 15 settembre 1896, su carta intestata del quotidiano "Gil Blas", importante testata parigina.
Gaillard scrive a un "Caro Maestro", probabilmente uno dei partecipanti al Congresso antimassonico di Trento del 1896, evento internazionale di rilevanza cattolica e conservatrice. Nella missiva, chiede cortesemente l'invio di note biografiche e del riassunto del discorso pronunciato al congresso, destinati a un articolo in preparazione. Presente anche la busta viaggiata anch'essa intestata.
Il documento è di notevole interesse storico per il tema trattato (movimenti antimassonici del tardo Ottocento) e per il contesto giornalistico francese fin-de-siècle.
Inizio asta: 26/06/2025 12:00
Termine asta:
03/07/2025 20:04
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Stima: 350 - 500€
Descrizione:
Lettera autografa firmata da Carlo d’Aragona, Governatore di Milano, datata 29 agosto 1583, con sigillo cartaceo coevo ancora applicato.
Il documento, redatto in italiano, autorizza formalmente un gruppo di individui al trasporto di armi sul territorio del Ducato. I nomi degli autorizzati sono elencati nel corpo della lettera, e il testo è approvato con firma autografa e sigillo personale del governatore.
Il decreto testimonia l’attività amministrativa e il controllo militare nel periodo della dominazione spagnola a Milano.
Nella seconda pagina della missiva sono inserite due modifiche rispetto all'originale, togliendo due nominativi a cui sono stati tolti questi privilegi.
Gli autografi in ambito militare del Marchese d'Aragona devono essere considerati come estremamente rari e di difficile reperibilità.
Inizio asta: 26/06/2025 12:00
Termine asta:
03/07/2025 20:05
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Stima: 600 - 800€
Descrizione:
Lettera con autografo di Eugenio di Savoia (1663-1736), principe e generale imperiale, fu uno dei più celebri condottieri europei. Al servizio degli Asburgo, sconfisse gli Ottomani a Vienna (1683) e Belgrado (1697). Nella Guerra di Successione Spagnola ottenne vittorie decisive a Torino (1706) e nelle Fiandre. Stratega brillante, contribuì a consolidare il potere asburgico in Europa. Rara lettera con autografo di Eugenio di Savoia, inviata dal Campo di Loos, città vicino Lilla, il 18 settembre 1708, durante la campagna militare contro le truppe francesi nella Guerra di Successione Spagnola. Eugenio di Savoia si congratula e manifesta attraverso la lettera la sua profonda stima nei confronti del destinatario Francesco Visconti di Milano. La suddetta lettera si colloca proprio durante la guerra di successione spagnola (1701–1714), Lilla (Lille), città strategica delle Fiandre francesi, fu assediata nel 1708 da forze della Grande Alleanza (Austria, Inghilterra, Paesi Bassi), guidate appunto dal principe Eugenio di Savoia e dal duca di Marlborough. L'assedio iniziò nell'agosto 1708 e durò fino al 10 dicembre, con una delle campagne d'assedio più lunghe e costose della guerra. La città era difesa da una guarnigione francese sotto il comando del maresciallo Boufflers, che oppose una resistenza tenace grazie alle imponenti fortificazioni progettate da Vauban. Nonostante pesanti perdite e la necessità di respingere i tentativi francesi di rompere l'assedio, Eugenio e Marlborough riuscirono a conquistare prima la città e poi la cittadella fortificata. La vittoria permise alla Grande Alleanza di consolidare il controllo sulle Fiandre e segnò un duro colpo per la Francia di Luigi XIV.
Inizio asta: 26/06/2025 12:00
Termine asta:
03/07/2025 20:06
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Stima: 350 - 500€
Descrizione:
Documento autografo del Generale Henri Jacques Guillaume Clarke, firmato il 9 nevoso anno VIII (30 dicembre 1799), poco dopo del colpo di Stato del 18 brumaio che portò Napoleone Bonaparte al potere.
Lettera ufficiale del generale Clarke, che comunica un ordine diretto di Napoleone Bonaparte (già Primo Console de facto, anche se formalmente lo diventerà pochi giorni dopo), rivolto al Generale Lefebvre, comandante della 17ª Divisione militare (nord-est della Francia, zona dell’Alsazia e della Germania renana).
Napoleone è venuto a sapere dell’affissione di manifesti controrivoluzionari nella città di Pierrefite nel Dipartimento della Loira e del successivo abbattimento dell’albero della Libertà, simbolo della Rivoluzione Francese presente in tutte le città francesi come simbolo di libertà, uguaglianza e fraternità. Comanda pertanto che il Generale Lefevbre presti molta attenzione a verificare che si siano effettivamente verificati questi eventi e lo esorta a tenere gli occhi ben aperti.
Clarke conclude con tono affettuoso: “Je vous embrasse de tout mon cœur” (“Vi abbraccio con tutto il cuore”), segno del forte legame personale tra i generali.
Lefevbre aggiunge di suo pugno una nota in calce in cui specifica che occorre stendere una circolare identica a tutti i dipartimenti della 19ª divisione militare, con particolare attenzione al dipartimento di cui parla il Generale Clarke.
Inizio asta: 26/06/2025 12:00
Termine asta:
03/07/2025 20:07
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Stima: 250-350€
Descrizione:
Il documento è un autentico passaporto interno emesso nel cuore della Repubblica Cisalpina, durante il periodo napoleonico, e reca in intestazione i principi fondanti del nuovo regime: Libertà, Uguaglianza, Repubblica Cisalpina. Stampato e compilato a mano a Modena il 20 Frimaio dell’Anno IX (corrispondente all’11 dicembre 1800), fu rilasciato dal Dicastero Centrale di Polizia del Dipartimento del Panaro a favore del Cittadino Annibale Pedretti, nativo di Bologna, ispettore di professione, descritto con precisione nelle sue caratteristiche fisiche: cinquantacinquenne, di statura media, capelli grigi, occhi cerulei e tratti del volto definiti come “regolari”. Il documento presenta tutti gli elementi iconografici e formali tipici della burocrazia napoleonica: un timbro a secco con la figura allegorica della Repubblica, un sigillo in ceralacca rossa ancora perfettamente conservato in basso a destra, e diverse firme autografe di funzionari e agenti della polizia civile, tra cui quella del richiedente stesso. È visibile anche un timbro circolare della Repubblica Cisalpina – R.D.C. DI POLIZIA, apposto a sinistra, e una menzione manoscritta che autorizza l’ulteriore transito verso Parma. L’intero documento è redatto con formula di garanzia di sicurezza e protezione nei confronti del portatore, come si legge nel passo: “si prega le Autorità Civili e Militari […] di prestargli ogni ajuto e braccio”, un’espressione simbolica della nuova autorità centrale napoleonica che sostituiva gli antichi Stati italiani con un’amministrazione più moderna e controllata. Il lessico e la struttura evidenziano il clima politico del tempo, in cui l’identità repubblicana si esprimeva anche nei più semplici atti quotidiani di mobilità civile.
Sul retro del documento sono inserite una serie di iscrizione manoscritte che testimoniano il passaggio del Pedretti nelle varie zone controllate dalla Repubblica Cisalpina.
Inizio asta: 26/06/2025 12:00
Termine asta:
03/07/2025 20:08
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Stima: 800 - 1.000€
Descrizione:
Rarissima lettera interamente autografa e firmata di Michel Ney (1769-1815), Duca d’Elchingen e Principe de la Moscowa, fu uno dei più celebri marescialli di Napoleone. Distintosi nelle campagne d’Italia, Germania e Russia, fu soprannominato “le Brave des Braves”. Dopo Waterloo, fu giustiziato a Parigi il 7 dicembre 1815. Lettera inviata da La Malgrange il 24 floréal an IX (14 maggio 1801) al cittadino Reither e figli, a Sarrelibre (Sarrelouis). Il documento, è redatto su carta intestata dell’Armée du Rhin, con firma autografa di Ney e sigillo di cera rossa (parzialmente rotto e poi riparato). Ney, all’epoca Général de Division, fornisce istruzioni dettagliate per la gestione della sua proprietà agricola durante la sua assenza. Informa il destinatario che partirà il giorno successivo per Parigi, dove prevede di trattenersi un mese, e chiede di tentare di trovare un anabattista (facente parte di un movimento cristiano radicale nato nel XVI secolo durante la Riforma protestante, noto soprattutto per la pratica del battesimo riservato agli adulti consapevoli, rifiutando quello ai neonati. Erano anche noti per la loro visione comunitaria della vita e, spesso, per la nonviolenza) per gestire la sua fattoria. Se tale ricerca risultasse infruttuosa, suggerisce come alternativa uno dei figli del fattore Henning, dando indicazioni su come procedere nei mesi di messidor e fructidor per definire gli accordi necessari. Ney si rivolge anche al cittadino Hautz per valutare la possibilità di accogliere temporaneamente un segretario, qualora si presentasse la necessità. Concede a Sprouck piena autorizzazione a procedere al sequestro dei beni del fattore inadempiente alla consegna pattuita. Comunica infine di aver ceduto la proprietà alla sorella, il cui marito si occuperà della gestione e dell’eventuale riscossione di quanto dovuto. La lettera si chiude con il saluto affettuoso di Ney: “Je vous salue affectueusement”. La proprietà di Ney, La Malgrange, si trovava a Jareville, in seguito denominata Jareville-la-Malgrange (dipartimento di Meurthe-et-Moselle). Pochi mesi prima Ney, sotto il comando del generale Moreau, aveva partecipato alla decisiva battaglia di Hohenlinden (3 dicembre 1800), che segnò la fine delle guerre rivoluzionarie francesi.
Inizio asta: 26/06/2025 12:00
Termine asta:
03/07/2025 20:09
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Stima: 300 - 500€
Descrizione:
Lettera manoscritta in francese, redatta su carta vergata, firmata dal generale di brigata Claude François Ferey barone di Rosengath, comandante ad interim della nona divisione. Il documento, datato 25 brumaio anno XII (ossia 17 novembre 1803), è inviato da Capecure e indirizzato a un colonnello.
Oggetto della comunicazione è la gestione di un alloggio militare, che doveva essere lasciato dal generale Vallhubert e riservato al generale Saligny. Ferey ordina al destinatario di far piantonare l’alloggio affinché non sia occupato da nessuno fatte salve diverse disposizioni impartite dal generale in capo Soult.
La missiva prosegue con le informazioni circa una corvée di 600 uomini che deve essere organizzata e con l’annotazione che alcuni ordini impartiti il giorno precedente non erano stati ancora eseguiti.
Inizio asta: 26/06/2025 12:00
Termine asta:
03/07/2025 20:10
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Stima: 300 - 500€
Descrizione:
Lettera con autografo di Guillaume Marie-Anne Brune, maresciallo di Francia, datata Stettin (Polonia), 2 maggio 1807 ed indirizzata al generale Loison, comandante l’assedio di Colberg.
Con questa lettera Brune intende iniziare un rapporto epistolare con il corrispondente. Lo informa che il quartier generale è stato stabilito a Stettin e che ha assunto il comando del corpo d’osservazione della Grande Armée.
Fa inoltre riferimento a difficoltà nei negoziati con gli Svedesi, particolarmente in merito a una clausola dell’armistizio, che potrebbe compromettere il buon esito delle trattative. Aggiunge che il Re di Svezia ha fatto sapere di voler discutere personalmente con lui.
Segnala inoltre che la divisione Boudet è arrivata, anche se con forze limitate, ma comunque pronte a partecipare a un’azione a Dantzig, nonostante le difficoltà tattiche previste.
Inizio asta: 26/06/2025 12:00
Termine asta:
03/07/2025 20:11
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Stima: 200 - 250€
Descrizione:
Lettera autografa e firmata da Maria Elisabetta in Baviera Principessa Neuchâtel e Wagram, databile alla prima metà del XIX secolo, redatta in forma epistolare e con tono confidenziale. La firmataria ringrazia una dama per averle inviato una lettera di Monsieur Leduc, che le ha portato sollievo dopo un momento di forte inquietudine.
Esprime gratitudine anche a Monsieur Leduc, e chiude con parole affettuose: «recevez pour vous les assurances de mon amitié». In calce, di mano coeva e con calligrafia diversa, si legge: "Cote supérieure, cinquante troisième piece", probabilmente una segnatura archivistica.
Elisabetta diventerà regina consorte di Prussia con il matrimonio con Federico Guglielmo IV di Prussia, padre di Guglielmo I che nel 1871 fonderà l'impero tedesco.
Autografo molto raro e di difficile reperibilità.
Inizio asta: 26/06/2025 12:00
Termine asta:
03/07/2025 20:12
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Stima: 200 - 250€
Descrizione:
Manoscritto con autografo di Marco Martelli noto nobile e uomo politico appartenente all’influente famiglia Martelli, parte dell’aristocrazia fiorentina legata al potere mediceo. Ricoprì diversi incarichi pubblici nella Firenze granducale del Seicento, tra cui quello di senatore, ruolo riservato alle famiglie più prestigiose. Fu attivo durante il lungo governo di Ferdinando II de’ Medici, contribuendo alla vita istituzionale della città in un periodo di stabilità politica ma di progressiva decadenza economica. Manoscritto redatto a Roma, il 27 Gennaio 1637 ed indirizzata ad Andrea Gerini di Firenze. Martelli parla al destinatario di un "disastro" del Sig. Ceccherini mentre esercitava la professione di cassiere della dogana. La sua longevità lo rese testimone di importanti mutamenti nella Firenze barocca. La famiglia Martelli fu celebre anche per il mecenatismo culturale e l’impegno ecclesiastico. Condizioni: la lettera riporta una mancanza di carta sul retro.
Inizio asta: 26/06/2025 12:00
Termine asta:
03/07/2025 20:13
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Stima: 200 - 250€
Descrizione:
Manoscritto con autografo di Ottaviano Acciaioli (1581 – 1659) fu un nobile e uomo politico della Firenze medicea. Appartenente alla prestigiosa famiglia Acciaioli, ricoprì alte cariche civili sotto il Granducato di Toscana, tra cui quella di senatore di Firenze, posizione di grande prestigio riservata all'aristocrazia più influente. Operò durante il periodo della dinastia medicea, partecipando all'amministrazione dello Stato e collaborando alla gestione delle questioni politiche e istituzionali. Manoscritto redatto a Roma, il 4 Agosto 1659, indirizzato ad Andrea Gerini di Firenze. Pagamento per ordine di Girolamo Gerini al Lionardo Tempi Conte di Resti. La sua figura si inserisce nella continuità della tradizione politica fiorentina tra tardo Rinascimento e Seicento, in un'epoca di consolidamento del potere granducale e di forte legame tra nobiltà e governo.
Inizio asta: 26/06/2025 12:00
Termine asta:
03/07/2025 20:14
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Stima: 200 - 250€
Descrizione:
Lettera con autografo di Bettino Ricasoli celebre politico e statista italiano. Figura centrale del Risorgimento, fu due volte Presidente del Consiglio del Regno d’Italia. Successore di Cavour, sostenne l’unificazione nazionale e la monarchia costituzionale. Detto il “Barone di ferro” per la sua fermezza, fu anche Ministro dell’Interno e dell’Istruzione. Bellissima lettera ufficiale su carta intestata del R. Ministero dell’Interno, con autografo di Bettino Ricasoli, indirizzata al Comandante della Guardia Nazionale di San Gimignano. Il documento, scritto con elegante grafia ottocentesca, comunica un atto di clemenza sovrana concesso da S.M. il Re Vittorio Emanuele II ai Militi della Guardia Nazionale della Toscana. In occasione dell’unione della Toscana alla Monarchia Costituzionale, si concede infatti grazia a coloro che sono sottoposti a procedimento o condanna per mancanze di servizio. Ricasoli invita il destinatario a dare corso alle disposizioni necessarie per l'applicazione dell’atto, chiudendo con una formula di rispetto ufficiale.
Inizio asta: 26/06/2025 12:00
Termine asta:
03/07/2025 20:15
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Stima: 350 - 500€
Descrizione:
Telegramma originale dei Telegrafi Modenesi con testo autografo di Giuseppe Missori, patriota e militare garibaldino, indirizzato a Clemente Corte presso l’Hotel Ville di Genova. Il dispaccio, databile tra il febbraio e l'aprile 1860, reca un messaggio : “Cavallo partito alle undici a mia insaputa per Torino causa tuo silenzio. Riceverai miei danari da rimetterli. Missori”.
Il documento è redatto su modulo tipico dell’epoca (modello T.2), con stemma ufficiale e spazio per la tassazione. Firmato di pugno da Missori, rappresenta una rara testimonianza epistolare di un protagonista del Risorgimento italiano.
I telegrafi modenesi rimasero in uso dal 1852 al 1861 fino all'unificazione italiana, ma solamente nella primavera del 1860 Modena fu uno dei luoghi di passaggio dell'Ufficiale Missori, in preparazione della Spedizione dei Mille. Nei periodi che precedettero lo sbarco dei Mille Clemente Corte stava organizzando le truppe proprio a Genova, soggiornando all'hotel de la Ville, che si trova nell'attuale Palazzo Serra Gerace.
Inizio asta: 26/06/2025 12:00
Termine asta:
03/07/2025 20:16
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Stima: 600 - 800€
Descrizione:
Telegramma militare su carta intestata dell'Armata Sarda della Stazione di Foligno - Risorgimento Trasmissione ai Sig.ri Intendenti: "Gaeta ha capitolato. La famiglia Reale parte domani 14: la Piazza sarà occupata dalle nostre Truppe, la guarnigione rimane prigioniera di guerra fino alla caduta di Messina e di Civitella del Tronto. Dispaccio in data di Torino, 13 Febbraio Ore 9:15. Firmato Minghetti - Giunti a Perugia 14 Ore 1:30. Per l'Intendente Gentile Consigliere Anziano Malusardi." Il telegramma annunciava la resa di Gaeta, un evento chiave nel processo di unificazione italiana. Siamo nel febbraio del 1861, in un momento storico di enorme importanza: pochi giorni dopo, il 17 marzo, verrà proclamato il Regno d’Italia. La resa di Gaeta rappresenta la fine del Regno delle Due Sicilie e il crollo definitivo del potere borbonico nel Sud della penisola. Dopo la spedizione dei Mille condotta da Garibaldi nel 1860, Francesco II di Borbone, l’ultimo sovrano delle Due Sicilie, si era asserragliato a Gaeta con ciò che restava del suo esercito, resistendo per oltre tre mesi all’assedio delle truppe piemontesi guidate dal generale Enrico Cialdini. La capitolazione, comunicata dal ministro dell’Interno Marco Minghetti con un dispaccio da Torino datato 13 febbraio, segna un passaggio decisivo: il giorno successivo, la famiglia reale parte da Gaeta e la piazza viene occupata dall’esercito italiano. Le truppe borboniche superstiti vengono fatte prigioniere di guerra fino alla caduta delle ultime roccaforti ancora fedeli al Regno delle Due Sicilie, come Messina e Civitella del Tronto. Il telegramma giunge a Perugia il 14 febbraio all’1:30 di notte, a dimostrazione dell’efficienza della rete telegrafica e dell’importanza strategica delle comunicazioni in questa fase conclusiva del Risorgimento. Il telegramma riporta alcuni difetti e piccole mancanze che non compromettono l'integrità del documento. Il telegramma è incorniciato all'interno di una cornice in legno.
Inizio asta: 26/06/2025 12:00
Termine asta:
03/07/2025 20:17
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Stima: 250 - 350€
Descrizione:
Inizio asta: 26/06/2025 12:00
Termine asta:
03/07/2025 20:18
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Stima: 180 - 220€
Descrizione:
Biglietto da visita interamente autografo e firmato di Stefano Turr noto ufficiale e patriota ungherese naturalizzato italiano. Dopo aver combattuto nella rivoluzione ungherese del 1848, si rifugiò in Piemonte e partecipò attivamente alla seconda guerra d’indipendenza italiana. Divenne aide-de-camp onorario del re Vittorio Emanuele II e figura di riferimento nelle lotte per l’unità nazionale. La sua carriera militare e la sua integrità morale gli valsero grande rispetto in Italia e in Europa. Raro biglietto da visita interamente autografo e firmato di Stefano Turr, privo di data, con intestazione “Aide-de Camp General Hon. de S. M. le Roi Victor-Emmanuel II”. Nel testo, Turr scrive: “Vi mando il mio discorso e vi prego di non parlare del mio profondo lutto.” Si ritiene che il riferimento sia alla perdita del figlio Gioachino, morto poche ore dopo la nascita. Si tratta di una preziosa testimonianza personale e storica di uno dei protagonisti del Risorgimento italiano.
Inizio asta: 26/06/2025 12:00
Termine asta:
03/07/2025 20:19
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Stima: 350 - 500€
Descrizione:
Lettera con doppio autografo di Timoteo Riboli (1854–1914) è una figura di spicco della cultura e della politica italiana tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, molto legata anche alla massoneria italiana. Lettera su carta intestata del Grande Oriente di Torino con i timbri ufficiali del Gran Maestro. La lettera è suddivisa in due parti, la prima dove Riboli si mette a disposizione per appoggiare il Sig. Giovanni Ageuilar y Seal per ogni sua occorrenza e la seconda parte è indirizzata al Sig. de Castro Commendatore del Supremo Consiglio Orientale dell'Uruguay e Montevideo. Riboli chiede l'appoggio della massoneria spagnola per sistemare i "disastri" di Casamicciola (terremoto del 1883) e il colera di Napoli. Successivamente il Gran Maestro continua e descrivere il rapporto tra la massoneria e il Re Umberto I di Savoia. "(...) come la massoneria spagnola sente fortemente i vincoli di fratellanza verso i massoni italiani e inoltre come si noterà come soltanto la Mass. Rito Scozzese ma anche quella Rito Simbolico ha preferito il tramite di questo Sup. Cons. per farsi interprete de' suoi sentimenti verso l'Italia e il suo Re." Riboli fu professore, avvocato, scrittore e parlamentare. La sua attività massonica è ben documentata: fu Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d’Italia, la più importante obbedienza massonica italiana. Partecipò attivamente alla vita massonica in un periodo in cui la massoneria ebbe un forte peso nella promozione di ideali laici, democratici e risorgimentali. Riboli fu esponente della massoneria regolare e difese spesso pubblicamente la causa massonica, in particolare in difesa della libertà di pensiero e di associazione, soprattutto negli anni in cui la Chiesa cattolica e lo Stato italiano si confrontavano duramente. Fu vicino agli ambienti repubblicani e radicali, portando nella sua attività parlamentare anche i valori della fratellanza massonica. Condizioni: presente uno strappo con parziale mancanza di testo.
Inizio asta: 26/06/2025 12:00
Termine asta:
03/07/2025 20:20
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Stima: 180 - 220€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata di Giacomo Giuseppe Costa noto magistrato e politico italiano del Regno d’Italia. Divenne Avvocato Generale Erariale nel 1885 e Senatore nel 1886. Fu relatore nell’inchiesta sulla Banca Romana e Ministro di Grazia e Giustizia nel governo di Rudinì dal 1896 fino alla morte. Lettera indirizzata al Pacelli (Ernesto) per informarlo che il Papa (Leone XIII) ha ricevuto il prezioso regalo. Acclusa alla lettera è riportata una ricevuta su carta intestata di Nicola Calabresi per la realizzazione di una corona di topazi legati in oro. Nella ricevuta è riportata una nota sotto alla firma del Negoziante per la ricezione del pagamento: "Corona consegnata al Ministro Costa". Come Ministro, Costa si trovò a gestire questioni legate alla giustizia e ai culti, in un periodo in cui la separazione tra Stato e Chiesa era ancora oggetto di dibattito. Sebbene non vi siano prove di incontri o corrispondenze dirette tra lui e papa Leone XIII, è plausibile che le sue decisioni ministeriali influenzassero indirettamente i rapporti con la Chiesa.
Inizio asta: 26/06/2025 12:00
Termine asta:
03/07/2025 20:21
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Stima: 250 - 350€
Descrizione:
Autografo di Tommaso Salviati, fu un ecclesiastico appartenente alla nobile famiglia fiorentina dei Salviati, strettamente legata ai Medici. Per quattro anni fu Vescovo di Colle di Val d'Elsa e poi fu nominato vescovo di Arezzo nel 1638 da Papa Urbano VIII. Morì poco dopo la nomina, prima di essere consacrato e di entrare effettivamente in carica. Manoscritto redatto a Colle l'11 Gennaio 1637 ed indirizzata ad Andrea Gerini. Il Vescovo Salviati informa il destinatario circa il suo nuovo incarico a Vescovo di Arezzo, ringrazia tutta la città e le persone che l'hanno sostenuto a Colle (di Val d'Elsa). Nonostante la brevissima durata del suo episcopato, la sua nomina testimonia il peso politico e sociale della sua famiglia nel contesto toscano e romano del Seicento.
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Termine asta:
03/07/2025 20:22
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Stima: 150 - 250€
Descrizione:
Manoscritto con autografo di Neri Corsini noto nobile, diplomatico e cardinale italiano, appartenente alla potente famiglia fiorentina dei Corsini. Dopo una formazione umanistica e giuridica, si trasferì a Roma dove intraprese la carriera ecclesiastica. Fu nominato cardinale da Papa Clemente X nel 1673. Prima della porpora cardinalizia, svolse ruoli politici come ambasciatore e uomo di fiducia dei Medici presso la Santa Sede, contribuendo a rafforzare i legami tra Firenze e Roma. Come cardinale, partecipò alla vita religiosa e diplomatica romana negli ultimi anni del Seicento. Fu nipote di papa Clemente XII (Lorenzo Corsini) e ricoprì numerosi incarichi nella Curia romana. Manoscritto redatto a Roma, il 26 Aprile 1660 ed indirizzata al Sig. Gerini a Firenze. Il Corsini conferma al destinatario la sua nuova carica a Tesoriere generale della Camera Apostolica ovvero il responsabile delle finanze dello Stato Pontificio, una carica tra le più rilevanti dal punto di vista amministrativo ed economico nella Santa Sede.
Inizio asta: 26/06/2025 12:00
Termine asta:
03/07/2025 20:23
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Stima: 180 - 220€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata di Iacopo Vittorelli (chiamato anche Giacomo) celebre poeta e librettista italiano di rilievo nel neoclassicismo. Noto per versi eleganti e libretti d’opera, collaborò con importanti compositori dell’epoca. La sua opera influenzò la cultura letteraria e musicale italiana tra XVIII e XIX secolo. Lettera priva di datazione indirizzata all'Avvocato Luigi Salina di Bologna Il celebre librettista invia una canzonetta alla quale ha apportato alcune correzioni, dimostrando grande cura e attenzione per i dettagli del testo. Nel suo messaggio, menziona il Sig. Franceschini, il quale, da quanto riferisce, è partito da Genova con destinazione Bologna, probabilmente per motivi professionali o personali. Successivamente, il librettista si confida con l’Avvocato, rivelando di essersi rifugiato nella tranquilla dimora di Ca' Molin, situata nel quartiere di San Stin, sull'isola della Giudecca a Venezia. Questo esilio volontario non è casuale, ma una necessità dettata dal desiderio di sottrarsi alle tensioni e ai conflitti di una guerra domestica che lo coinvolgeva direttamente. La scelta di un luogo appartato e suggestivo come la Giudecca riflette non solo la sua esigenza di pace e sicurezza, ma anche il contesto culturale e sociale in cui si muoveva, dove l’arte e la letteratura spesso si intrecciavano con le vicende personali e politiche.
Questa rivelazione aggiunge una dimensione intima e umana alla figura del librettista, mostrando come, dietro la sua attività creativa e pubblica, si celassero anche momenti di difficoltà e di fuga da situazioni complicate, che influenzavano inevitabilmente la sua produzione artistica e il suo rapporto con gli amici e i collaboratori.
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Termine asta:
03/07/2025 20:24
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Stima: 250 - 350€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata di Gaetano Braga, redatta a Napoli il 24 febbraio 1872. Il celebre violoncellista e compositore, noto per la celebre Serenata (Angel's Serenade), si sofferma in questa missiva su una questione organizzativa legata alla sua ultima opera teatrale, Caligola. Pur senza nomi, Braga comunica la decisione di affidare a un attore una parte dell'opera.
Questo documento riveste un valore storico particolare: Caligola rappresentò l’estremo tentativo di Braga di affermarsi come compositore lirico, prima di abbandonare definitivamente la scena teatrale e consacrarsi come uno dei più grandi violoncellisti del mondo.
Celebre per suonare un raro violoncello Stradivari, acquistato nel 1856, Braga è una figura di riferimento nel panorama musicale ottocentesco.
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03/07/2025 20:25
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Stima: 350 - 500€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata di Federico Ricci fu compositore italiano noto soprattutto per le sue opere liriche. Attivo nel XIX secolo, collaborò spesso con il fratello Luigi Ricci. Tra le sue opere più celebri figura Rolla. Ricci contribuì significativamente al teatro musicale italiano dell’epoca. Lettera in francese, redatta a Conegliano il 19 settembre 1876 ed indirizzata ad una dama non specificata. Ritiratosi dalle scene nel 1876, si stabilì a Conegliano, dove l'anno seguente morì. In questa preziosa missiva, Federico Ricci esprime con entusiasmo il successo trionfale della sua opera Rolla (Luigi Rolla e Michelangelo), rappresentata a Firenze. Ricci definisce l’opera come un lavoro “colossale”, sottolineando l’impatto straordinario che essa ha avuto sul pubblico e sulla critica. La lettera offre una testimonianza diretta e personale dell’euforia e della soddisfazione dell’autore, che si riflettono nella sua viva descrizione del riscontro favorevole ottenuto dalla composizione.
Questa lettera è un reperto di grande valore storico e culturale per studiosi, appassionati di musica lirica e collezionisti di autografi, che desiderano approfondire la figura e l’opera di Federico Ricci, un protagonista significativo del teatro musicale italiano del XIX secolo.
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03/07/2025 20:26
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Stima: 180 - 220€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata di Carlo Pedrotti celebre compositore, direttore d’orchestra e didatta italiano. Autore di opere liriche di successo come Tutti in maschera, si affermò anche come direttore dei teatri di Torino e Praga. Importante figura nella formazione musicale dell’epoca, fu maestro di canto e sostenitore della tradizione operistica italiana, influenzando generazioni di artisti. Lettera su carta intesta del Direttore del Liceo Musicale Rossini e redatta a Pesaro il 5 Ottobre 1884. Lettera indirizzata ad un Maestro non specificato in cui Pedrotti scrive che ha ricevuto la lieta notizia dall'amico Sangiorgi che egli ha accettato di dirigere l'opera "Isabella d'Aragona" al teatro di Ferrara. La lettera prosegue con le lusinghe di Pedrotti al giovane maestro che ha scelto di dirigere la sua opera.
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03/07/2025 20:27
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Stima: 180 - 220€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata di Antonio Cotogni celebre baritono dell'Ottocento. Dotato di voce calda, tecnica impeccabile e grande espressività, fu protagonista sulle scene europee, eccellendo nel repertorio verdiano. Dopo il ritiro dal palcoscenico, divenne un apprezzatissimo insegnante di canto all'Accademia di Santa Cecilia, formando generazioni di artisti. Lettera redatta a Pietroburgo il 4 Febbraio 1894 ed indirizzata a Maria Mugnone "Egregia artista cantante" con busta d'invio. Cotogni invia le sentite condoglianze alla Signora Maria per la perdita del padre e poi parla dell'opera in un atto "Il Biricchino" (Venezia 1892) di Mugnone, dei Puritani, della Gioconda, i Pagliacci e gli Ugonotti. Di seguito Cotogni parla del successo dell'esecuzione de "I Pagliacci" eseguiti dalla Sambrich, Rossetti, Cotognaccio, Pelegalli e da Battistini (nella parte di Silvio).
Inizio asta: 26/06/2025 12:00
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03/07/2025 20:28
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Stima: 200 - 250€
Descrizione:
Pagina con dedica interamente autografa e firmata di Luigi Mancinelli celebre direttore d’orchestra, compositore e violoncellista. Apprezzato per l’eleganza interpretativa, diresse nei maggiori teatri europei e americani, tra cui il Metropolitan di New York. Compose opere liriche e musica sacra, unendo stile romantico e grande sensibilità orchestrale. Fu tra i principali interpreti wagneriani in Italia. Dedica interamente autografa di Luigi Mancinelli: "A Guido Cora il suo aff.mo cognato L. Mancinelli - Genova Ottobre 1896" su frontespizio "Ero e Leandro" opera in tre atti presentata al Festival di Norwich (Inghilterra) nell'ottobre 1896.
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03/07/2025 20:29
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Stima: 250 - 300€
Descrizione:
Pedigree cavallo di razza, con genealogia certificata passato in regalo al Tenente Colonnello Berti il 14 Febbraio 1872. Pedigree ufficiale relativo a un esemplare di cavallo di razza "Indigeno della Razza di S. Rossore", recante una stella in fronte e di statura 1.5 metri. Il documento genealogico attesta la discendenza diretta da linee di sangue prestigiose, con indicazione precisa di padre, madre e comprensivo di nomi. A seguito di un arresto di malfattori avvenuto a Monreale, il Maggiore Berti viene ricompensato di un cavallo. Il documento è corredato di due articoli di giornale che riportano i fatti avvenuti a Monreale e le gesta del Maggiore Berti.
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Termine asta:
03/07/2025 20:30
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Stima: 400 - 600€
Descrizione:
Conferimento ad Illustre Patrizio Amalfitano conferito al Maggiore Giovanni Berti. Documento incorniciato con lo stemma della città acquerellato a mano e su carta intestata del Municipio di Amalfi datato 21 Febbraio 1864 Raro e importante attestato rilasciato dal Municipio di Amalfi a Giovanni Berti, all’epoca Maggiore del 18° Reggimento Fanteria e Comandante delle truppe distaccate ad Amalfi, per il suo impegno straordinario nel contrastare il brigantaggio nella regione. Il documento, redatto e firmato dalle autorità municipali, riconosce formalmente l’operato del Maggiore Berti nell’aver salvaguardato la sicurezza pubblica e protetto la popolazione locale dai gravi pericoli derivanti dalle bande armate che infestavano il territorio durante il difficile periodo post-unitario. In segno di gratitudine e onore, il Comune gli conferisce il titolo di “Illustre Patrizio Amalfitano”, antica onorificenza riservata a chi si distingueva per meriti eccezionali verso la città. L’attestato rappresenta un prezioso documento storico e militare, testimonianza concreta del clima politico e sociale dell’Italia meridionale all’indomani dell’Unità (1861), e del ruolo svolto dall’esercito sabaudo nella pacificazione dei territori. Oggetto ideale per collezionisti di cimeli risorgimentali, studiosi di storia militare o cultori della storia del Sud Italia e della Costiera Amalfitana.
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Termine asta:
03/07/2025 20:31
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Stima: 350 - 450€
Descrizione:
Passaporto redatto su carta intestata con lo stemma di Carlo Lodovico Primo (Carlo Lodovico di Borbone-Parma), infante di Spagna, Re d'Etruria felicemente regnante e per sua Maestà Maria Luisa, infanta di Spagna e Regina reggente d'Etruria. Raro documento redatto a Firenze il 10 Dicembre 1807 quando Maria Luisa e i suoi figli lasciarono Firenze, e il loro futuro era incerto. Napoleone annetté il territorio alla Francia e concesse il titolo di "Granduchessa di Toscana" alla sorella Elisa. Il passaporto autorizza il titolare Berti ad accompagnare Maria Luisa lontano dalla Toscana dopo che il ministro francese le ordinò di lasciare Firenze immediatamente, dovette cedere alla decisione di Napoleone e lasciò in fretta il regno per tornare dalla sua famiglia in Spagna. La regina in esilio andò a Milano, dove ebbe un colloquio con Napoleone che gli promise, a titolo di risarcimento per la perdita dell'Etruria, il trono di un regno del Nord Lusitania (nel nord del Portogallo). Documento firmato da G. Mozzi e Luigi Lustrini noto diplomatico, ricordato soprattutto per essere stato Segretario generale del Consiglio di Toscana, incarico di rilievo nell’amministrazione del Regno d'Etruria o sotto il regime napoleonico. Sul retro sono riportate le varie tappe datate e vidimate da timbro; Ministro Plenipotenziario di Francia in Toscana, Regno d'Italia - Ispettore di Polizia di Confine, Milano e Grenoble (Francia). Intatto il sigillo in ceralacca e carta in calce al documento.
Inizio asta: 26/06/2025 12:00
Termine asta:
03/07/2025 20:32