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Lettera interamente autografa e firmata di Vincenzo Ferroni noto compositore, direttore d’orchestra e docente italiano. Allievo di Amilcare Ponchielli, fu tra le figure centrali della Scuola di Milano tra Otto e Novecento. Docente al Conservatorio di Milano, si dedicò con rigore alla musica da camera, al lied e alla didattica, ponendosi come alternativa colta al melodramma italiano di tradizione. La sua musica, raffinata e di respiro europeo, conobbe una discreta fortuna editoriale anche fuori dall’Italia.
Lettera redatta a Milano, il 2 settembre 1913 e indirizzata agli editori Schmidl di Trieste, ricca di contenuti riguardanti la tutela dei diritti sulle sue opere musicali. Il documento, di grande interesse storico-editoriale, affronta temi centrali nella vita di un autore: Ferroni racconta con franchezza la sua precedente esperienza con i precedenti editori e chiede chiarimenti precisi sui diritti di pubblicazione.
In particolare, fa riferimento alla Deuxième Mazurka e alla Romance sans paroles, i cui diritti dovrebbero valere fino al 1917, e alla Jeux de Papillon, protetta fino al 1918. Ferroni si dimostra attento e partecipe alla diffusione del proprio repertorio, chiedendo inoltre informazioni circa la stampa di un suo Opuscoletto musicale. Infine, invita gli editori a correggere gli errori presenti nella Deuxième Mazurka, secondo la versione già revisionata dal maestro Baldini, prima di procedere a una nuova tiratura.
Lettera significativa per lo studio delle dinamiche contrattuali ed editoriali tra compositori e case editrici musicali nei primi del Novecento, e per ricostruire l’attività creativa di Ferroni in rapporto con gli editori dell’area mitteleuropea.
Codice articolo: AST0925i
Data articolo: 2/9/1913
Pagine: 4
Pagine manoscritte: 3
Condizioni: Ottime
Dimensioni: 21x13.3