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Lettera interamente autografa e firmata di Armando Diaz Maresciallo d’Italia, eroe della Prima Guerra Mondiale e Ministro della Guerra del Regno d’Italia tra il 1922 e il 1924. Il tono è formale e rispettoso, ed è indirizzata a un “professore ed amico”, di cui però non è specificato il nome.
Lettera redatta a Roma, 16 dicembre 1928.
Nel testo, Diaz risponde con urgenza a una precedente comunicazione riguardante una "distinzione" militare del Tenente Caracciolo, che avrebbe inoltrato domande e sollecitazioni sia in via ufficiale che privata. Si giustifica per non aver potuto intervenire prima, chiarendo che la questione è stata trattata direttamente con l’Ufficio preposto alla pubblicazione del “Bollettino delle Destinazioni”. Sottolinea che non gli è stato possibile intercedere personalmente, anche per non interferire con le decisioni ufficiali, e che il sistema delle destinazioni funziona in base a criteri prefissati e non alterabili da raccomandazioni personali. Ribadisce che, pur nutrendo stima e rispetto per il Tenente Caracciolo, non ha potuto derogare ai vincoli regolamentari.
La lettera mostra un Armando Diaz rigoroso nei principi, rispettoso della gerarchia e delle regole militari, ma al contempo disponibile a intervenire nei limiti del possibile.
Il testo è di grande interesse storico-documentario perché è completamente autografo, redatto in modo elegante e personale, rende evidente la mentalità istituzionale del primo dopoguerra e le dinamiche tra vertici e subordinati, e riflette la figura di Diaz come uomo d’ordine, corretto ma umano, già ampiamente riconosciuto per la sua dirittura morale.
Codice articolo: AST0925i
Data articolo: 16/12/1928
Pagine: 4
Pagine manoscritte: 4
Condizioni: Ottime
Dimensioni: 20.9x13.3