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Lettera interamente autografa e firmata di Cesare Lombroso celebre medico, antropologo e criminologo, noto per aver teorizzato l’“uomo delinquente” come figura biologicamente determinata. Fondatore dell’antropologia criminale, fu figura di spicco nel dibattito scientifico e giuridico tra Otto e Novecento.
Lettera redatta a Torino su carta intestata dell’«Archivio di Psichiatria, Scienze Penali ed Antropologia Criminale», rivista da lui fondata nel 1876 e organo ufficiale della sua scuola scientifica. La missiva, indirizzata a un destinatario ignoto, rivela un momento di tensione personale e professionale del celebre criminologo. Lombroso si lamenta apertamente: «I miei colleghi mi hanno tartassato», esprimendo il proprio disagio per l’ostilità ricevuta nel contesto accademico.
Nel prosieguo del testo, Lombroso menziona Camillo Golgi, prendendo una posizione critica verso di lui. Il contrasto tra i due scienziati — un tempo vicini — nacque da profonde divergenze metodologiche: Golgi, fautore dell’approccio cellulare e sperimentale alla neurologia, mal sopportava l’impostazione antropologica e determinista della criminologia lombrosiana, ritenuta da lui priva di rigore medico e fondata su generalizzazioni discutibili.
Camillo Golgi (Corteno, 7 luglio 1843 – Pavia, 21 gennaio 1926) fu medico e istologo, insignito del Premio Nobel per la Medicina nel 1906. Scoprì l’apparato che oggi porta il suo nome e sviluppò tecniche innovative per lo studio del sistema nervoso, ponendo le basi della moderna neuroanatomia.
Codice articolo: SVAST0925i
Data articolo: 0/0/0
Pagine: 4
Pagine manoscritte: 1
Condizioni: Ottime
Dimensioni: 21.4x14.1