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Cartolina con dedica interamente manoscritta e firmata di Giuseppe Musolino, condannato ingiustamente per tentato omicidio nel 1898, evase e divenne un famoso brigante calabrese, sfuggendo a lungo alla cattura tra le montagne dell’Aspromonte. Musolino trascorse decenni di prigionia nel carcere di Reggio Emilia, dove divenne una figura quasi mitica, ricevendo visite, lettere e mantenendo sempre un alone di mistero. Morì nel 1956, proprio a Reggio Emilia, dopo una vita segnata dalla fama di brigante e di simbolo controverso della ribellione contro l’ingiustizia sociale percepita.
Cartolina ai sali d'argento redatta a Reggio Emilia il 7 Luglio 1935. Musolino fu incarcerato a lungo nella Casa Circondariale di Reggio Emilia, dopo la sua cattura nel 1901. Questa prigione divenne la sede definitiva della sua detenzione dopo il processo e la condanna all’ergastolo.
La scelta di Reggio Emilia non fu casuale: le autorità italiane volevano tenerlo lontano dalla Calabria per evitare tentativi di liberazione da parte dei suoi sostenitori e per spezzare il forte legame con il territorio aspromontano che gli aveva permesso di sfuggire a lungo alla cattura.
Nella dedica è riportato: "Al caro Lucio Gargià Grazie Giuseppe Musolino","Gargià" è il soprannome con cui Giuseppe Musolino era conosciuto nella sua terra natale, Santo Stefano in Aspromonte. Il nome Gargià compare anche nelle ballate popolari e nelle leggende orali che narrano le gesta del brigante, spesso esaltandone la figura di "vendicatore dei poveri", benché la realtà dei suoi crimini sia ben più complessa.
Codice articolo: GGAST0625i
Data articolo: 7/7/1935
Pagine: 2
Pagine manoscritte: 1
Condizioni: Ottime
Dimensioni: 14.9x10.4