Decreto manoscritto con appunto ed autografo di Eugenio di Beauharnais, Viceré d'Italia, Principe di Venezia e Duca del Leichtberg durante il periodo della Rivoluzione e dell'Impero Francese.
Documento redatto a Milano il 18 maggio 1813, uno dei momenti più critici della storia napoleonica, con Napoleone impegnato nella campagna di Germania contro la sesta coalizione delle potenze Europee.
Il pregiato documento descrive la situazione relativa ai nuovi coscritti dell'Armata d'Italia: "Dal campo della gloria, cinta la fronte del trionfante alloro, Vostra Altezza Imperiale è ritornata d'improvviso tra i suoi devoti italiani, i fedeli suoi servitori. La famiglia dello stato gareggia così coll'Augusta Sua Famiglia Imperiale nell'esultanza di così felice giorno, che fa dimenticare le pene di una lunghissima assenza e le inquietudini di una cruda guerra, in cui l'agitazione maggiore de' nostri cuori era la conoscenza dell'estremo coraggio del nostro Principe. Perdoni Vostra Altezza Imperiale questo sfogo d'affetti che non ho saputo frenare abbastanza ... Scorgerà, Altezza Imperiale, dal bollettino che i delitti non eccedono nel Regno il numero comune ai più tranquilli tempi, forse può reputarsi sensibilmente minore, massime parlando dei furti violenti e delle aggressioni sulla strada. La qual cosa è tanto più mirabile perchè non mancano ad infestar le strade disertori dai corpi militari, ed anche dai diversi convogli de' coscritti della leva del 1814 or ora eseguita. La causa principale delle frequenti diserzioni, per quanto alcuni dei disertori vanno sostenendo, vi è l'aspro trattamento che ricevono ai corpi, siccome pei nuovi coscritti , i quali non tuti sono egualmente animati, si è la poca custodia dei convogli. Io non lascio di mano in mano che considerazioni del Ministro della Guerra i corrispondenti migliori, ed egli collo zelo distinto ... La massa de' nuovi soldati invita l'esempio dei vecchi... Tutto il giorno seguono arresti di costoro ne' vari dipartimenti, e solo nei confinanti cogli esteri territori all'attività della perlustrazione mal corrisponde l'aspetto per la felicità, con cui singolarmente per la via dei monti, vi si sottraggono. Quest’inconveniente ha luogo nel dipartimento dell'Adda da cui frequenti orde di disertori".
Il pregiato documento risulta mancante della terza e quarta pagina.
Bollettino molto interessante per descrivere la situazione delle truppe e dello stato Italiano, alla fine di un anno tragico come il 1812, che costò all'Impero Francese oltre 500.000 uomini.