Lettera di adesione contenente gli autografi di alcuni dei più celebri politici italiani dell'epoca, riunitisi per boicottare la tassa sul macinato, redatta a Roma il 30 maggio 1878 su carta intestata della Camera dei Deputati.
Con il presente documento vengono raccolti, tramite la propria firma, tutti quei parlamentari che decisero di non votare per la riforma sulla tassa del macinato, una delle tasse più controverse dello stato Italiano.
Questa tassa, grazie ai suoi ingenti guadagni, permise comunque di raggiungere il pareggio di bilancio, evento passato alla storia.
Come è facile immaginare, tra i grandi personaggi che decisero di firmare il documento sono presenti nomi di grandissimi rilievo come alcuni militari protagonisti della spedizione dei Mille e delle guerre d'indipendenza, oltre ad alcuni futuri Presidenti del Consiglio.
Nel dettaglio i nomi presenti:
Pietro Lacava, Camillo Longo, Giovanni della Ferrara, Pietro Nocito, Salvatore Majorana Calatabiano, Francesco Ferrara, Matteo Mazziotti, Cancellieri Rosario, Nicola Sole, Borruso di Giuseppe, Giulio Frisari, Ruggeri Maurigi di Castel Maurigi, Nicolò Melodia, Luigi La Porta, Francesco Crispi, Giuseppe Lazzaro, Saverio Friscia, Francesco Paternostro, Abele Damiani, Gian Domenico Romano, Giovanni Battista Morana, Nicola Botta, Tamajo Giorgio, Vincenzo Favara, Biagio Licata di Baucina, Salvatore Morelli, Calcedonio Inghilleri, Carlo Meyer, Mariano Indelicato, Antonio Starabba marchese di Rudinì, Luigi Pellegrino, Filippo Florena, Vincenzo Cordova Savini, Antonio de Dominicis.
Questo documento deve essere considerato come estremamente raro e di difficile reperibilità.