HOMERI ILIAS con parafrasi di Teodoro Gaza e Niccolò Teseo da Cipro, Firenze, Tipografia di Niccolò Carli, 1812–1813; 4 voll. in 8° grande, cartonati editoriali dell’epoca (legatura in pelle antica rimossa), con manifesto promozionale coevo conservato.
Esemplare di assoluta rarità: i quattro frontespizi recano le firme autografe di Ugo Foscolo, apposte durante il suo soggiorno fiorentino (1812–1813), quando la città fu per il poeta laboratorio d’idee e relazioni con l’ambiente accademico e tipografico. L’opera, che unisce l’Iliade alla Batrachomyomachia (battaglia delle rane e dei topi, poemetto giocoso scritto da Omero per canzonare la Guerra di Troia), offre il testo con la parafrasi antica di Teodoro Gaza, progetto filologico curato da Niccolò Teseo di Cipro e accolto con favore dagli eruditi europei. Nel nostro esemplare spiccano due testimonianze manoscritte decisive: la postilla autografa di Foscolo sul foglio tipografico inserito nel vol. I — «Esemplare di pochi tirati in carta di colla, diversa dall’edizione del Manifesto» — che qualifica la copia come tiratura limitata su carta scelta, e la nota coeva dell’editore Niccolò Teseo (in greco, con sottoscrizione), ulteriore attestazione del carattere speciale e della provenienza d’officina.
Foscolo e l’Iliade: per il poeta l’Omero epico è radice identitaria e misura della poesia civile; inseguì per tutta la vita una traduzione “forte” e fedele al ritmo greco, in polemica ideale con la resa levigata di Monti. Tra difficoltà economiche e instabilità politica, rielaborò più volte il progetto senza condurlo a compimento; proprio a Firenze rilanciò lo studio su Gaza e Teseo, lasciando tracce in postille ed esemplari come questo.
La presenza congiunta di quattro autografi foscoliani distribuiti sui frontespizi dei quattro volumi, configura una rarità bibliografica di prim’ordine. Non si tratta di mere firme di possesso: gli indizi materiali e le annotazioni collegano l’esemplare al laboratorio fiorentino del 1812–1813, quando Foscolo riaccese il progetto – mai compiuto – di una traduzione “forte” dell’Iliade. Questi volumi, dunque, vanno intesi come strumenti di lavoro del poeta, parte di un percorso critico e creativo che mira a restituire l’energia dell’originale greco: una testimonianza d’uso autoriale che accresce in modo decisivo il valore storico, letterario e collezionistico dell’insieme.
Ugo Foscolo (1778–1827), poeta, romanziere e patriota, autore dei Sepolcri e di Jacopo Ortis, è tra le voci più alte dell’Ottocento italiano. Esule inquieto e cultore dei classici, visse tra Venezia, Milano, Firenze e Londra, incarnando l’ideale europeo dell’intellettuale moderno.